lunedì 26 maggio 2014

Venere "callipigia"

La Venere callipigia, o meglio  Ἀφροδίτη Καλλίπυγος (Aphrodite Kallipygos), che significa "dalle belle natiche" è una scultura oggi esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ma ha avuto un passato a dir poco movimentato e ancora in gran parte oscuro. Non si conosce il nome dell'artista e neppure la data esatta della sua realizzazione (dovrebbe comunque risalire all'epoca dell'imperatore Adriano); venne ritrovata a Roma nei pressi della Domus Aurea, conservata in età rinascimentale a palazzo Farnese e poi trasferita a Napoli agli inizi dell'800; subì anche diversi restauri, durante i quali venne completata con l'aggiunta della testa di cui inizialmente era priva...


Ma al di là della sua storia, che rimane comunque molto interessante, ciò che mi ha colpito è stata soprattutto la modulazione della luce sulla superficie del marmo, il modo in cui essa s'insinuava tra le pieghe sottili della veste e dei capelli... Mi è sembrato che la tecnica migliore per riprodurre tali effetti fosse quella di "illuminare" (vedi post precedenti) le zone colpite dalla luce per mezzo della creta bianca su foglio di album nero. Il risultato è molto elegante e suggestivo.



Venere "callipigia"


sabato 17 maggio 2014

Ti racconto una storia... anzi, tre!

"Marcello è un uomo comune che un giorno smette di fare quanto ripetuto per anni e anni come un mantra. Resosi conto dell'assurdità e della convenzionalità della sua esistenza, si svincola dal giudizio delle persone che ha attorno, alla ricerca di una nuova libertà.
Felix ha rubato un rubino da donare alla donna che ama, nella speranza che ella lo sposi. Arthur indaga sul furto. Un bizzarro barbone violinista intersecherà le loro strade, stravolgendone il corso.
Joas, unico figlio del negus d'Etiopia, riceve in dono una pozione in grado di regalargli l'immortalità. Dopo averla bevuta, inizia un viaggio che lo porterà a confrontarsi con la vita, in tutte le sue variegate forme, per coglierne l'essenza.
Tre racconti vivi, densi di significati che troveremo sempre nuovi ad ogni rilettura."

Questa è la nota di presentazione che l'editore ha dedicato al mio primo libro, pubblicato in questi giorni da Europa Edizioni (Collana Edificare Universi, sezione Narrativa), col titolo "Tre racconti" .
Eh sì, perché, oltre alla passione per il disegno, ho sempre avuto anche la passione per la scrittura... Così, un giorno mi sono decisa a proporre alla casa editrice tre dei miei racconti ed ecco qua il risultato!


copertina

Questa è la copertina, realizzata da me come pure le illustrazioni presenti all'interno. 

Se vuoi acquistare il mio libricino puoi:
Il prezzo di copertina è di 12,90 Euro; se sarai tra i primi a richiederlo a me direttamente, allora il prezzo sarà di soli 10 Euro.

giovedì 8 maggio 2014

Cos'è una "mantella"?


Sai immaginare a chi o a che cosa appartiene un nome tanto curioso? Che si tratti di un animale esotico e l'avrai già intuito... Io aggiungo inoltre che è piccolo, non difficile da trovare nei negozi specializzati e molto bello per i suoi colori sgargianti (che non è stato affatto facile riprodurre!!).

...E va bene, te lo dico: la mantella del Madagascar è una piccola rana, leggermente tossica, originaria appunto dell'isola africana e, fino a non molto tempo fa, neppure tanto conosciuta. Ma io l'ho trovata così simpatica che mi è venuta subito voglia di ritrarla il più realisticamente possibile su un bel sasso con venature chiare.


mantella del Madagascar

venerdì 2 maggio 2014

Illuminare con i colori - Seconda parte

Continuando il discorso iniziato la scorsa volta, ti propongo oggi la visione di un disegno che, pur essendo stato eseguito con la stessa tecnica dei due precedenti, ha richiesto un impegno maggiore e presto capirai perché...



vino, pane e formaggio

Purtroppo, con la scansione del foglio, si perde gran parte della nitidezza e della brillantezza originali... Tuttavia, spero che tu riesca a distinguere bene le sfumature calde dell'uva e del vino, quelle dorate della crosta del pane, i riflessi sul bicchiere e sulla bottiglia. Tutte le parti colorate (e illuminate) sono state realizzate con sottili tratteggi incrociati di matite colorate, mentre le parti in ombra sono quelle in cui rimane visibile il colore originale dello sfondo, ossia il nero.

Grazie alla tecnica "dell'illuminazione" si possono creare effetti molto suggestivi, ti pare?