martedì 22 luglio 2014

Storie per bambini

Quest'oggi ti farò vedere due disegni che ho realizzato come esercitazione, ma con uno scopo ben preciso: devi sapere, infatti, che qualche mese fa ho proposto la mia candidatura per diventare illustratrice di storie per l'infanzia e in conseguenza di ciò mi è stato chiesto di presentare dei "saggi".

Innanzitutto mi si proponeva di rappresentare una scena tratta o da "I tre porcellini" oppure da "Pinocchio", ed io ho scelto la seconda storia che è senz'altro una delle più amate, conosciute e tradotte al mondo...

Così ho deciso di illustrare il momento in cui il burattino prende vita, contrapponendo alla faccia divertita di Pinocchio l'espressione stupita di Geppetto, il quale si lascia addirittura sfuggire di mano lo scalpello. Ho immaginato la scena in un ambiente poco illuminato; l'unica fonte di luce è la candela poggiata sul bancone, mentre intorno l'oscurità è via via più densa man mano che il tratteggio della penna si fa più fitto. Infine, per non far sì che il disegno risultasse in bianco e nero, ho riempito gli spazi liberi dall'inchiostro con un tratteggio molto leggero di colori a matita, i quali, secondo me, danno un tocco anticato all'insieme.












Con la stessa tecnica, e cioè servendomi di colori a matita e della penna nera per i contorni e per tratteggiare le ombre, ho realizzato anche la seconda immagine; questa volta il tema era una delle fiabe dei fratelli Grimm.

Questi ultimi, come tu saprai, sono gli autori di storie per bambini molto note (basta pensare a "Biancaneve", "Pollicino" o "Sette in un colpo"), ma quella che io ho scelto per il mio disegno è ugualmente bella, benché sia una delle meno conosciute. Questa fiaba si intitola "La tavola, l'asino e il bastone magico" (in qualche caso anche "Il tavolino magico, l'asino d'oro e il randello castigamatti") e narra delle avventure di tre fratelli... Se non la conosci e sei curioso di leggerla, ti basta digitare il titolo sul motore di ricerca, oppure puoi cliccare sul link qui sotto:

sabato 12 luglio 2014

Bouquet primaverile - Ultima parte

Per concludere la serie di post dedicati alla realizzazione del sasso-buoquet ti farò vedere oggi come occupare lo spazio ancora libero con l'immagine di due distinti tipi di gerani.

geranio1
geranio2













Come vedi, sono fiori dalle sfumature molto delicate e staranno bene posti uno su ciascun lato della pietra. Il procedimento è sempre uguale:

1
  • traccio i contorni;  
2














  • stendo uno strato di colore bianco e su di esso comincio a creare le sfumature sovrapponendo ai toni più chiari quelli più scuri;
1 (1)
2









1 (2)



  • rifinisco le immagini con pennellate liquide di bianco sulle parti più esposte alla luce e di nero sulle zone in ombra. Utilizzo il colore nero anche per l'interno dei fiori del primo geranio.
geranio 2

geranio 1



























Tutta la superficie del sasso è ora ricoperta di fiori... ma c'è ancora dello spazio libero dove è visibile il colore naturale della pietra che non fa risaltare al meglio le immagini che ho dipinto. Decido quindi di riempire questo spazio e lo faccio semplicemente utilizzando un nero molto carico: l'unica difficoltà di questo passaggio sta nell'avere una mano ferma abbastanza da non fare delle sbavature sui fiori. Sebbene ci voglia del tempo e molta pazienza per "tappare" tutti i buchi, il risultato finale è molto suggestivo...


lato 1

lato 2







giovedì 3 luglio 2014

Bouquet primaverile - Terza parte

Riprendiamo oggi il sasso-bouquet che, da primaverile, è oramai diventato estivo...! E i nuovi fiori che ho scelto di inserire nel mio mazzetto sono davvero molto semplici da riprodurre per la loro forma regolare e il loro colore sostanzialmente uniforme: si tratta della begonia e dell'euforbia.


euforbia
begonia







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  • La prima cosa che faccio, ormai lo avrai imparato, è tracciare con cura i contorni in modo da rendermi conto delle proporzioni e dello spazio occupato. La mia idea è quella di posizionare i due fiori ciascuno su un lato diverso della pietra: il posto della begonia bianca sarà così accanto alla rosa rossa già dipinta (1), mentre l'euforbia si troverà bene tra il violetto del croco e il viola scuro della pervinca (2). Come puoi notare, cerco di disporre i fiore nel modo migliore e non mi curo del fatto che, se per far ciò, devo sovrapporli alle immagini già esistenti.



















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  • Fase 2: riempo gli spazi occupati dai fiori con uno strato uniforme di bianco (aspetto sempre che il lato appena dipinto si asciughi completamente prima di voltare il sasso) e su di esso comincio a stendere i colori di fondo.































  • Per ultime le rifiniture. Dopo aver dipinto le sfumature dei petali e delle foglie è il momento di passare alle ombre: per quel che riguarda la begonia, mi basta aggiungere delle pennellate di nero molto diluito, mentre sull'euforbia sono al contrario i riflessi bianchi della luce a dar l'idea del volume. Qualche altra pennellata qua e là e questo è il risultato!

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