lunedì 26 maggio 2014

Venere "callipigia"

La Venere callipigia, o meglio  Ἀφροδίτη Καλλίπυγος (Aphrodite Kallipygos), che significa "dalle belle natiche" è una scultura oggi esposta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ma ha avuto un passato a dir poco movimentato e ancora in gran parte oscuro. Non si conosce il nome dell'artista e neppure la data esatta della sua realizzazione (dovrebbe comunque risalire all'epoca dell'imperatore Adriano); venne ritrovata a Roma nei pressi della Domus Aurea, conservata in età rinascimentale a palazzo Farnese e poi trasferita a Napoli agli inizi dell'800; subì anche diversi restauri, durante i quali venne completata con l'aggiunta della testa di cui inizialmente era priva...


Ma al di là della sua storia, che rimane comunque molto interessante, ciò che mi ha colpito è stata soprattutto la modulazione della luce sulla superficie del marmo, il modo in cui essa s'insinuava tra le pieghe sottili della veste e dei capelli... Mi è sembrato che la tecnica migliore per riprodurre tali effetti fosse quella di "illuminare" (vedi post precedenti) le zone colpite dalla luce per mezzo della creta bianca su foglio di album nero. Il risultato è molto elegante e suggestivo.



Venere "callipigia"


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