sabato 29 marzo 2014

Bianco e nero - quinta parte

Ecco giunta l'ora di farti vedere una serie di disegni eseguiti con la solita tecnica del chiaroscuro che potrebbero costituire una categoria a parte: quella del ritratto.

Io non amo eseguire ritratti dal vivo perché sono una perfezionista (sono capace di modificare una linea infinite volte prima di farla esattamente come volevo) e non posso pretendere che i modelli stiano immobili per delle intere giornate...! 

Così, a tutti coloro che mi chiedono di eseguire un ritratto di loro stessi o di qualcun'altro, dico sempre di procurarmi una fotografia. Ma passiamo agli esempi...



il seminatore
Questo è stato in assoluto il primo ritratto che ho provato a realizzare. Ricordo che frequentavo la scuola media e fu la mia insegnate di italiano a darmi la foto in bianco e nero raffigurante un seminatore. Il disegno venne poi inviato a un concorso; mi scuso per la scarsa qualità dell'immagine, ma non posso ottenere di meglio dalla scansione di una fotocopia...





















sguardi 2

sguardo












Quando osservo un volto, gli elementi che più mi colpiscono sono senz'altro gli occhi. Essi posso assumere infinite espressioni e, se il disegnatore riesce a riprodurle sul foglio di carta, il ritratto risulterà somigliante, anche se le altre parti del viso avranno qualche imperfezione: per questo motivo io comincio un ritratto sempre col disegnare gli occhi... Le due immagini qui sopra sono riproduzioni di foto di bambini i cui sguardi mi avevano colpito in modo particolare.







Aragorn de "Il Signore degli Anelli"

ritratto di bambina
ritratto di uomo anziano




Questi ritratti risalgono a qualche anno fa e, come gli altri, sono stati realizzati da fotografie di soggetti molto diversi tra loro per genere ed età.



















ritratto
mamma gatta con gattino
























Ecco due disegni la cui realizzazione ha richiesto molto tempo, cura e dedizione, vista la ricchezza di particolari. In più, alla fine ho deciso di impreziosire entrambi con un tocco di colore perché era un peccato che il blu degli occhi andasse perduto con il chiaroscuro... Il colore delle iridi è così brillante per l'utilizzo di particolari penne.





Dulcis in fundo, il ritratto di un mitico personaggio... Sto parlando del mio prof. di matematica al liceo (chi ha frequentato il M. Morelli di Vibo Valentia negli anni passati può capire!). In questo caso ho dovuto ingrandire molto la foto visto che il disegno è stato fatto su un cartellone beige, interamente a carboncino.

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